Il paesaggio è da sempre uno dei temi più trattati in arte e in fotografia, analizzato e rappresentato come portatore di bellezza, luogo del cambiamento o manifestazione della presenza umana sul pianeta come forza plasmante.
Adoro passare del tempo nelle natura, raccontare i colori, come siamo connessi con essa, e come cambia con il passare del tempo
La fotografia paesaggistica è stata il mio “ primo amore “ ma devo ammettere che mi ha anche dato tante delusioni.
Ma proprio con le delusioni si impara, se si impara a riconoscere gli errori.
Quante volte mi è capitato di uscire a fotografare ma di non trovare la luce buona, oppure non saperla riconoscere.
Quante volte traguardavo la scena attraverso il mirino della fotocamera e poi, una volta stampata la fotografia non avevo ottenuto quel mood, quell’atmosfera, quella profondità che volevo immortalare.
Queste sconfitte fanno parte della crescita fotografica, dell’apprendimento.
Noi vediamo in modo tridimensionale, ma la fotografia come le opere pittoriche hanno solo due dimensioni e questo è un problema che con il tempo, la formazione e l’esperienza si impara a gestire.
Il mio linguaggio fotografico odierno si basa molto sulla ricerca della profondità, della composizione, della gestione del colore o quando la fotografia è in bianco e nero sui contrasti.
Questo fa la distinzione tra una FOTOGRAFIA e una cartolina o un’istantanea di vacanza.
Le Langhe e il Roero sono la mia fonte più grande di ispirazione. Ma il mio lavoro mi porta anche all’estero. La fioritura della lavanda a Lavensole in Francia è una fonte d’ispirazione
Street o fotografia di paesaggio?
Partendo da Corneliano d’Alba, si percorrono circa 400km per arrivare in questo PARADISO, fatto di campi di lavanda a perdita d’occhio e bon solo.
Nel mese di luglio organizzo dei workshop fotografici di paesaggio e ritratto in questa location veramente magica.
Per info: scrivetemi a info@rinotesio.it entro il mese di maggio
